Alloggio ad Alta Autonomia
L’Alloggio per l'Autonomia è un progetto rivolto a ragazze e rgazzi che, terminata l’esperienza delle Comunità Socio Educative e di Integrazione sociale e socio culturale a causa del compimento della maggiore età, si ritrovano nel bisogno di un luogo, fisico e della mente, in cui portare a termine il percorso verso una reale autonomia.
Questo servizio, proposto esclusivamente a ragazze nelle prime fasi progettuali e nominato GAIA, è stato successivamente allargato anche a neomaggiorenni di sesso maschile, con l’ampliamento delle strutture messe a disposizione per gli utenti coinvolti, con l'alloggio GEA AUTONOMIA per un utenza maschile e AUTONOMIA DEL MARE per utenza sia maschile che femminile.
GAIA è un appartamento sito in centro città a Trieste destinato a due giovani ragazze di età compresa tra i 18 e i 21 anni. Si sviluppa su 75 mq e si compone di sala da pranzo con angolo cottura, due stanze da letto e due servizi igienici.
GEA AUTONOMIA è un alloggio di circa 115 mq, situato in centro città nello stesso stabile della comunità per l'integrazione sociale GEA. Può accogliere fino a 5 neomaggiorenni di sesso maschile. I ragazzi avranno a disposizione un'ampia cucina, due servizi igienici e due camere da letto e un soggiorno.
AUTONOMIA DEL MARE è un alloggio di circa 220 mq attrezzato per accogliere sei giovani di sesso sia maschile che femminile in tre ampie stanze doppie. Ha inoltre una cucina, un salotto, un terrazzo e tre bagni, di cui uno adibito a lavanderia.
E’ ubicato in pieno centro storico, si trova infatti a 400 metri da piazza Unità, la piazza principale di Trieste.
Il progetto dell’Alta Autonomia viene strutturato in piccoli gruppi. Si propone di creare un supporto reale ed organizzato in una fase dello sviluppo così delicata, affinché ci sia una continuità tra i servizi di tutela garantiti nella minore età e l’effettivo affrancamento da essi.
I giovani devono necessariamente aver svolto un percorso mirato all'autonomia e all'autoregolazione personale, nonché aver già interiorizzato le basilari regole del vivere civile: capaci di gestire con cura gli spazi, di rispettare gli orari della struttura, e non presentare problemi legati all'abuso di alcol e/o sostanze stupefacenti.
Prima del collocamento nelle strutture è importante redigere, assieme ai Servizi coinvolti, il Progetto Quadro per così individuare fin dall'accoglienza gli obiettivi e i tempi di realizzazione, soprattutto ritenendo necessario fissare dei limiti temporali, non solo dal punto di vista organizzativo ma come elemento fondante nella definizione stessa del progetto. L'équipe educativa provvederà a formulare un Progetto Educativo Individuale, coinvolgendo in prima persona la ragazza o il ragazzo accolti.
Dal punto di vista pratico il progetto propone un appartamento di sgancio ove viene fornito alle ragazze e ai ragazzi un quadro di riferimento certo (alloggio, vitto, regole di convivenza) in un contesto di vita legato ad un progetto prestabilito: acquisizione del diploma, stabilità del posto di lavoro, reperimento di un’idonea sistemazione alloggiativa.
Trattandosi di un accoglimento effettuato con il consenso dei neomaggiorenni, al momento dell'ingresso è necessaria la sottoscrizione del contratto educativo e del regolamento interno che definisce le norme generali, gli orari e la possibilità di visite.
Al giovane nel periodo di permanenza nella struttura viene richiesto di collaborare in prima persona al raggiungimento delle diverse tappe nel percorso verso l’autonomia.
Cambia il rapporto con l’educatore rispetto alle precedenti esperienze di residenzialità: è il giovane stesso che deve riconoscere in prima persona i propri bisogni e individuare le soluzioni utilizzando le figure educative come supporto.
L’intensità dell’intervento verrà definita di concerto con il Servizio Sociale inviante e gli accolti sulla base delle verifiche e delle valutazioni del percorso di autonomia.

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